Approfondimenti › Fattibilità strutturale

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Per la verifica della fattibilità strutturale del viadotto sono stati esaminati:

1.       Sicurezza e precisione delle operazioni di cantiere

2.       Eliminazione dell’impatto ambientale dei residui di trivellazione dei pali

3.       Velocità di avanzamento dei lavori

4.       Assorbimento delle azioni sismiche


1 - Sicurezza e precisione del cantiere

La macchina OVERBUILD è già dotata di tutte le attrezzature di cantiere (trivelle, gru, pompe per i getti, ecc.) per la realizzazione di un intero impalcato compreso tra due coppie di pilastri.

Il progetto esecutivo, totalmente informatizzato, fornisce ai computer di bordo tutte le informazioni per la MOVIMENTAZIONE ed il posizionamento plano-altimetrico sia della stessa OVERBUILD che di ciascuna macchina operatrice a bordo così da garantire la massima precisione riducendo al minimo il rischio di errori di esecuzione e garantendo la sicurezza della viabilità sottostante.


2 - Eliminazione dell’impatto ambientale

Acquisita la corretta posizione la macchina procede alla realizzazione dei pali mediante le trivelle presenti sulla testata della macchina stessa e montate su idonee guide mobili per il preciso posizionamento.

Sono stati adottate fondazioni profonde con pali del tipo «FDP®» [Full Displacement Pile] in quanto vengono realizzati senza asportazione di terreno il quale viene compattato all’interno del foro rendendo trascurabile il materiale da conferire in discarica con vantaggi innegabili sull’ambiente.

Il sistema ho inoltre altri vantaggi esecutivi quali:

1.   le perforazioni del terreno avvengono per semplice rotazione e quindi senza vibrazioni parassite per i manufatti limitrofi

2.   è possibile una grande velocità di realizzazione che può raggiungere i 10 pali/giorno per trivella

[informazioni sulla tecnologia http://www.geotunnel.it/public/pdf/file/pdf_1335793743.pdf]

Una volta realizzate le fondazioni profonde si procederà alla realizzazione dei plinti di collegamento.


3 - Velocità di avanzamento dei lavori

La struttura in elevazione sarà costituita da un sistema semi prefabbricato in calcestruzzo [ordinario e precompresso] montato a secco; le motivazioni di tale scelta sono principalmente:

-  facilità di approvvigionamento e movimentazione in cantiere grazie al peso ridotto

-  consentono la resistenza nei confronti dei carichi derivanti dal montaggio a secco e dalle operazioni di cantiere

-  possibilità di costituire la carpenteria dei getti integrativi e di completamento

-  possibilità di predisporre opportuni cavidotti [ispezionabili mediante tasche laterali] per le dotazioni impiantistiche odierne e future

Nel dettaglio gli elementi strutturali principali per la realizzazione di un impalcato tipo da 25.00 x 20.00 m sono i seguenti:

1.   Pilastro scatolare per il getto delle singole pile.

2.  Trave di bordo longitudinale con sezione a «U» zoppa [sulla luce di 25,00 m - Figura 1]. Sul lato interno sono predisposte le tasche di appoggio per le travi trasversali ed il lato esterno è rialzato in quanto costituirà il futuro parapetto di protezione delle maestranze che si occuperanno delle manutenzioni del manufatto; nella parte bassa è ricavato un cavidotto.

3.  Travi trasversali ad «A» rovescia [sulla luce di 20,00 m - Figura 2], appoggiate alle travi precedenti che costituiscono il primo livello dell’impalcato; anche in questo caso nella parte bassa è ricavato un cavidotto.

Figura 1Figura 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                      Figura 1                                                                                   Figura 2

4. Getto di completamento delle pile, travi e impalcato di spessori modesti per la riduzione dei tempi di pompaggio e di maturazione del calcestruzzo [Figura 3].

Figura 3

  Figura 3

5.  Maturazione accelerata dei getti di calcestruzzo inserendo opportuni additivi nell’impasto ed utilizzando il trattamento a vapore a pressione atmosferica con temperatura di circa 100 °C [i sensori di controllo sono a bordo dell’OVERBUILD] così da renderla carrabile dopo 24/36 ore dal getto stesso; l’impalcato così realizzato sarà autoportante per consentire le successive operazioni di cantiere di avanzamento dell’opera senza la necessità di banchinaggio né puntellamento.


4 - Assorbimento delle azioni sismiche

Ultimo ma non per importanza il problema delle azioni sismiche: infatti si tratta di un’opera strategica che deve mantenere la sua funzionalità anche a seguito degli eventi sismici.

Nella realtà è un «falso» problema in quanto si tratta di un tema già ampiamente studiato nell’ingegneria delle infrastrutture.

Sarà necessario introdurre opportuni dispositivi di  isolamento tra la testa delle pile ed il soprastante impalcato al fine di non trasmettere alla nuova sede autostradale azioni orizzontali che ne possano pregiudicare l’utilizzo.

A titolo esemplificativo osservi il video della prova di laboratorio:

il bicchiere con il liquido scuro è appoggiato sull’elemento non isolato [la testa delle pile] mentre quello con il liquido chiaro è collocato su quello isolato [l’impalcato carrabile].

Simulazione sismica - Video tratto dal sito www.youtube.com/watch?v=7Q-5EZHrtiQ

 

Si coglie l’occasione per ricordare che gli attuali ponti della tangenziale esistente non sono provvisti di tali dispositivi e che, nel corso della realizzazione del nuovo viadotto, si potrà procedere ad un adeguamento sismico dell’intero percorso esistente.